Testo di Mia e musica di Shel Shapiro, che ha curato anche gli arrangiamenti con un tocco "funky" di questo brano e di tutto l'album, da cui è tratto, "Quante volte... ho contato le stelle" del 1982.
Che ti è successo dolce amico
forse sei un poco innamorato
avrai pensato che ero sola
che insieme a lui non stavo più.
Che ti è successo amico mio
magari un po' ne ho colpa anch'io
l'ambiguità mette radici
dove il pensiero va a morire.
Quante volte lo lascerei
sai quante volte di nuovo io lo inventerei
io porto i segni del suo dolore
e lui respira seguendo il ritmo del mio cuore
e dalla ruota del mio destino
lui sale e scende
ed ogni volta sembra un po' più grande.
Ti avrei rubato la dolcezza
per disegnarla sul mio viso
e avrei voluto respirare
solo un momento accanto a te.
Quante volte lo lascerei
sai quante volte di nuovo io lo inventerei
io porto i segni del suo dolore
e lui respira seguendo il ritmo del mio cuore
e quante volte tra le mie mani
lui nasce ancora
ed ogni volta sembra un po' più grande
Che ti è successo dolce amico
forse sei un poco innamorato
avrai pensato che ero sola
che insieme a lui non stavo più.
Che ti è successo amico mio
magari un po' ne ho colpa anch'io
l'ambiguità mette radici
dove il pensiero va a morire.
Quante volte lo lascerei
sai quante volte di nuovo io lo inventerei
io porto i segni del suo dolore
e lui respira seguendo il ritmo del mio cuore
e dalla ruota del mio destino
lui sale e scende
ed ogni volta sembra un po' più grande.
Ti avrei rubato la dolcezza
per disegnarla sul mio viso
e avrei voluto respirare
solo un momento accanto a te.
Quante volte lo lascerei
sai quante volte di nuovo io lo inventerei
io porto i segni del suo dolore
e lui respira seguendo il ritmo del mio cuore
e quante volte tra le mie mani
lui nasce ancora
ed ogni volta sembra un po' più grande
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