Setak - Figli della storia (feat. Simone Cristicchi)
Regia di Giuseppe La Rosa
Edizioni Cassis Publishing
Testo
FIGLI DELLA STORIA
Stelle quante stelle su di me quante stelle su di te tra io e te sembrano immobili
occhi che mi dicono cos’è
cos’è che muove il cuore senza respirare a cercare cos’era ieri
Siamo figli della storia
della memoria
di quello che ci resta ma non c’è parlami sempre, non smettere mai
siamo storia nella storia
che si confonde e va
quello che si posa su di me
ti penserò sempre, non ti scorderò mai
Cos’è che ci guida da lontano
che ci fa trovare mano nella mano, coi tagli che mi hai lasciato
vasi asciutti e fiori secchi da buttare
che si nascondono nel buio dei tuo sguardi e fare bagagli forse non è mai tardi
Siamo figli della storia
della memoria
di quello che ci resta ma non c’è parlami sempre, non smettere mai
Siamo storie che camminano
che si confondono
che si posano su te, su me
ti penserò ancora, non ti scordero mai
E chissà? cosa resterà
Siamo figli della storia, della memoria nessuno si ricorda mai cos’è
Noi siamo figli della storia o solo il frutto del caso
siamo materia vivente informe il tempo ci ha modificato
noi siamo orfani di luce miraggi in mezzo al deserto noi siamo chi ci ha preceduto nel suo procedere incerto
quando si chiuderà il sipario in questo immenso teatro non ti ricorderai gli applausi ma solo come hai recitato
se siamo fatti di memoria
di tutto ciò che hai seminato sopravviverà in eterno
solo l’amore che hai dato
Regia di Giuseppe La Rosa
Edizioni Cassis Publishing
Testo
FIGLI DELLA STORIA
Stelle quante stelle su di me quante stelle su di te tra io e te sembrano immobili
occhi che mi dicono cos’è
cos’è che muove il cuore senza respirare a cercare cos’era ieri
Siamo figli della storia
della memoria
di quello che ci resta ma non c’è parlami sempre, non smettere mai
siamo storia nella storia
che si confonde e va
quello che si posa su di me
ti penserò sempre, non ti scorderò mai
Cos’è che ci guida da lontano
che ci fa trovare mano nella mano, coi tagli che mi hai lasciato
vasi asciutti e fiori secchi da buttare
che si nascondono nel buio dei tuo sguardi e fare bagagli forse non è mai tardi
Siamo figli della storia
della memoria
di quello che ci resta ma non c’è parlami sempre, non smettere mai
Siamo storie che camminano
che si confondono
che si posano su te, su me
ti penserò ancora, non ti scordero mai
E chissà? cosa resterà
Siamo figli della storia, della memoria nessuno si ricorda mai cos’è
Noi siamo figli della storia o solo il frutto del caso
siamo materia vivente informe il tempo ci ha modificato
noi siamo orfani di luce miraggi in mezzo al deserto noi siamo chi ci ha preceduto nel suo procedere incerto
quando si chiuderà il sipario in questo immenso teatro non ti ricorderai gli applausi ma solo come hai recitato
se siamo fatti di memoria
di tutto ciò che hai seminato sopravviverà in eterno
solo l’amore che hai dato
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